L'oltraggio by Sara Bilotti

L'oltraggio by Sara Bilotti

autore:Sara Bilotti [Bilotti, Sara]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858417799
editore: Einaudi
pubblicato: 2015-02-07T16:00:00+00:00


15.

Dopo essersi lavata, vestita e truccata come se dovesse fare un provino a Cinecittà, Eleonora restò per qualche secondo ferma di fronte allo specchio, perplessa. Si era svegliata con l’intenzione di andare al borgo, per chiedere al giornale locale il permesso di consultare gli archivi.

Erano le otto e un quarto di sabato mattina, e sentiva già le voci degli abitanti di Bruges provenire dalla cucina, dove Alessandro aveva di certo preparato la colazione. Sarebbe scesa nell’atrio, poi li avrebbe raggiunti, per dire che intendeva fare un giro al centro. Da sola? Impensabile. In pochi secondi, tutti si sarebbero preoccupati di dimostrarle la loro disponibilità nell’accompagnarla. Ne era certa.

Solo che lei voleva andare da sola. Non aveva un’auto e neanche una scusa credibile per andarci senza di loro. Perché per fare le cose in autonomia, a Bruges, era necessario un alibi. Un alibi di ferro.

Fece un respiro profondo e raggiunse la cucina. La prima cosa che le saltò all’occhio fu la placida serenità di Corinne. Portava insieme ad Alessandro cereali e fette biscottate a tavola, con un’espressione ebete stampata sulla faccia, come se non fosse sul punto di andarsene, e non avesse capito che tra Eleonora e Alessandro c’era qualcosa di poco chiaro.

– Buongiorno, – disse lei a tutti, sedendosi a tavola, senza la minima idea di come sganciarsi dalla tribú.

Le risposero in coro, come scolari.

– Ultimo week-end di pace per la prof, – fece Maurizio, passandole una tazza di latte. – Lunedí sei a colloquio con la preside alle otto e trenta. Mi pare che tu abbia una prima lezione intorno alle dieci e mezza, per conoscere i ragazzi. Me l’ha detto proprio lei ieri, ma chiedi conferma.

– Non mi ha ancora chiamata…

– Lo farà in mattinata, vedrai.

Prese il cellulare dalla borsa. Vibrava da un po’, ma non l’aveva sentito. Era insolito per lei, sempre pronta a rispondere al richiamo degli altri.

Sul display apparve il nome di Sonia, unico salvagente nel mare degli amici di Roberto. Senza di lei, il disagio che quella relazione aveva sempre provocato in Eleonora si sarebbe trasformato in un incubo molto prima di quanto non fosse accaduto.

– Ehi!

– Ehi? Sei sparita da un mese e questo mi dici? Dovresti esordire con: «Se mi metto in ginocchio, mi perdoni?»

Eleonora scoppiò a ridere, suscitando la curiosità generale. La guardavano tutti, nessuno si preoccupava almeno di fingere discrezione.

– Hai ragione, scusami. È che sono successe un sacco di cose…

– Tipo?

– Tipo, ne parleremo di persona.

– Bene, perché io e Roberto stiamo venendo a Firenze. Dimmi bene dove sei.

L’eco della risata le si gelò in bocca. Non era possibile, Sonia non poteva aver detto quello che le sembrava di aver sentito.

– Venite qui? E come mai?

– Mamma sta poco bene. Ho chiesto a Roberto di accompagnarmi e lui come al solito mi ha accontentata. Naturalmente vorrebbe vederti. Ci diamo un appuntamento? Siamo a un’ora da Firenze, o meno, Bobby?

Naturalmente?

Bobby, come Sonia era solita chiamare Roberto, brontolò qualcosa.

– Sí, cara, massimo per le dieci siamo in città. Passiamo da mamma, se vuoi pranziamo insieme, poi noi torniamo da mamma.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.